Sottoscritto in via definitiva il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto di Sanità Pubblica per la vigenza 2019/2021. Primo importante riconoscimento per valorizzare 545 mila lavoratrici e lavoratori e rilanciare il Servizio Sanitario Nazionale

Contratto firmato nella giornata del 02 novembre da Aran e dalle organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials, Nursind e Nursing Up che riconosce salario, diritti e tutele alle lavoratrici e ai lavoratori del Servizio Sanitario Nazionale e i cui arretrati potranno essere erogati dalle aziende a partire dal mese di novembre.

“Finalmente un primo importante passo per valorizzare i professionisti della salute e un contributo al rilancio del Servizio Sanitario Nazionale”. Questo il commento di Cgil e Fp Cgil sul nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro della sanità pubblica. “È stata una trattativa lunga e complessa, ma abbiamo mantenuto gli impegni che ci eravamo assunti, in particolare riformando profondamente l’ordinamento professionale -commenta la Fp Cgil -. Questo contratto è un primo importante riconoscimento, in termini di salario, di diritti, di valorizzazione professionale, per quanto viene fatto ogni giorno dalle lavoratrici e dai lavoratori nelle strutture pubbliche”.
“Ora è necessario proseguire in questa direzione per la valorizzazione degli operatori, del lavoro e del servizio, attraverso maggiori risorse per i salari e per la contrattazione, e un piano straordinario di assunzioni. In ballo c’è la dignità del lavoro e il diritto alla salute dei cittadini”, concludono Cgil ed Fp Cgil.

GLI ARRETRATI CONTRATTUALI

Il totale degli arretrati è dato dall'importo relativo alla propria categoria di appartenenza contenuto nella colonna denominata "Arretrati al 31.10.2022 al netto dell'IVC già percepita", al quale si somma l'importo contenuto nella colonna denominata "Totale arretrati nuove indennità al 31.10.2022", relativo all'indennità spettante in base al proprio profilo professionale (vedi la nota a margine sulla tabella per il dettaglio sui profili professionali a cui spetta l'indennità infermieristica e quella di tutela del malato).

Per quanto concerne l'indennità di Pronto Soccorso (comma 293 legge 234/2021), ad oggi non è possibile individuare una quota certa, in quanto la platea degli aventi diritto e l'importo definitivo saranno identificati a livello di ogni singola regione.

Ecco alcuni esempi di arretrati:

• Infermiere ex cat.D: 1.685,90 € (arretrato contrattuale al 31.10.2022) + 1.601,38 € (arretrato indennità infermieristica al 31.10.2022) = 3.287,28 € (totale arretrati a cui sommare l'importo relativo all'indennità di Pronto Soccorso se spettante)
• OSS ex cat. BS: 1.403,00 € (arretrato contrattuale al 31.10.2022) + 904,20 € (arretrato indennità tutela del malato al 31.10.2022) = 2.307,2 € (totale arretrati a cui sommare l'importo relativo all'indennità di Pronto Soccorso se spettante)
• Amministrativo ex cat. C: 1.552,50 € (totale arretrato contrattuale al 31.10.2022)

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