CONTRATTI: AGGIORNAMENTO RINNOVO CCNL 2022/24 COMPARTO SANITÀ PUBBLICA

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Nell’incontro svolto ieri 29 luglio in modalità da remoto l’Aran ha presentato una ulteriore versione della parte normativa del contratto, contenente ipotesi di modifica su temi quali gli incarichi, l’orario di lavoro e le pause, la regolamentazione delle prestazioni aggiuntive, misure per lo smaltimento delle ferie pregresse, la formazione, l’age management, il patrocinio legale e il welfare aziendale.

Le modifiche proposte e la conferma di quelle già avanzate precedentemente e che avevamo già giudicato negativamente (ad esempio in materia di innalzamento del numero di pronte disponibilità) ci hanno portato a dichiarare un ‘insoddisfazione complessiva rispetto allo svolgimento del negoziato, posto che in capo a tutto, come abbiamo dichiarato da subito, pesa come un macigno l’insufficienza delle risorse disponibili.

Alcuni esempi delle modifiche proposte da Aran:

  • In materia di incarichi viene proposto un incremento del valore massimo dell’incarico di base di soli cento euro (da 1.300 a 1.400€) mentre noi ne chiediamo l’innalzamento almeno fino a 3.000 €, con il contestuale innalzamento a 5.000€ della base per gli incarichi di complessità intermedia;
  • Nessun innalzamento per l’indennità oraria collegata alla pronta disponibilità ma, invece, innalzamento dei turni effettuabili nel mese da sette a dieci, pur dovendo mantenere una media di sette nel quadrimestre;
  • Emblematica la proposta in materia di prestazioni aggiuntive: si sdogana il loro utilizzo per “fronteggiare situazioni di carenza di organico” e “raggiungere obiettivi ulteriori rispetto a quelli assegnati” sancendo così che le stesse diventino uno strumento utile ad un surrettizio incremento dell’orario di lavoro. Questo il succo della proposta di governo e regioni: non si sbloccano le assunzioni, non si incrementano in maniera sufficiente gli stipendi, ma si può guadagnare di più aumentando i propri carichi di lavoro, come se quelli esistenti non fossero già esagerati;
  • In materie di ferie pregresse si assegna alle aziende la possibilità di predisporre piani di smaltimento “con il dipendente”, quindi lasciando il singolo da solo rispetto alle richieste del dirigente di turno;
  • Si introduce un articolo sulle misure di age management (come da noi richiesto): peccato che si tratti di un testo vuoto, che al momento non va oltre alcune generiche dichiarazioni di principio.

A fronte di questa impostazione abbiamo espresso la nostra contrarietà, richiamando le proposte contenute nella piattaforma unitaria e ribadendo che, in assenza di un cambio di impostazione da parte dei datori di lavoro e, soprattutto, della previsione di ulteriori risorse che consentano di affrontare un negoziato vero, la trattativa resta lontana da qualsiasi ipotesi di chiusura, rafforzando tutte le nostre ragioni verso un’intensificazione della mobilitazione.

Su posizioni simili si sono espresse la maggioranza delle organizzazioni sindacali al tavolo; la trattativa è stata aggiornata all’inizio del mese di settembre in data da definirsi.

Vi terremo aggiornati.

Michele Vannini - Segretario nazionale Fp Cgil

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